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Artisti

Flavio Spotti

Flavio Spotti nasce a Parma nel 1968.

Studia tabla sotto la guida del Maestro Arup Kanti Das di Calcutta. Con lui segue la lunga e impegnativa disciplina legata alla pratica dello strumento che contraddistingue tutte le espressioni artistiche del mondo indiano. Rilevante è l’importanza della teoria del solfeggio cantato (bol) cardine compositivo di tutta la struttura dei cicli ritmici (tala) della musica hindustana. Grande attenzione viene data anche alle varie forme compositive che compongono un ciclo ritmico (tekka) come tukra, rela, kaida, chakradar, tihai.

Parallelamente studia percussioni a cornice col Maestro spagnolo Pedro Estevan. Si perfeziona con lui su strumenti come pandero, tar, riqq, def, darbuka, utilizzando le tecniche e gli stili che il maestro ha sviluppato partendo dalla tradizione mediorientale adattandola poi a quella occidentale e utilizzandola nei repertori medievale, rinascimentale e barocco. Particolare attenzione è data all’interpretazione del repertorio spagnolo (cantigas, folias, canarios); a quello francese (gagliarde, pavane, tourdion); al repertorio arabo-andaluso e a quello turco.

L’incontro con grandi maestri come Michael Metzler e il mitico Glen Velez lo portano a sviscerare le possibilità espressive ed esecutive dei fraseggi  ritmici di tar, riqq e bendir attraverso la fusione di prassi esecutive medio-orientali con quelle di “hand drumming” create dallo stesso Velez.

Si dedica anche allo studio dello zarb (tombak), frequentando i corsi alla Fondazione Cini di Venezia del Maestro iraniano Bijan Chemirani.

Fortemente voluto è anche l’incontro col musicista indiano, virtuoso della kanjira, Ganesh Kumar.

Con Paolo Cimmino oltre ad applicare il solkattu (solfeggio cantato dell’india del sud) e le tecniche della kanjira sul tamburello italiano attraverso il metodo originale creato dallo stesso Paolo, apprende la tradizione della tammorra napoletana e della pizzica salentina.

Molto legato al repertorio medievale frequenta i seminari dell’ensemble La Reverdie dove approfondisce lo studio del repertorio vocale e strumentale italiano tra il XIII° e XV° secolo.

Frequenta per alcuni anni come corista la Schola Gregoriana del coro “F. Paer” Colorno (Parma) diretta da Oreste Schiaffino.

Nel 2007 è co-fondatore dell’Associazione ed Ensemble di Musica Antica “Silentia Lunae” specializzata nell’interpretazione della musica antica con strumenti originali e di cui ne è vicepresidente.

Nel 2009 con Silentia Lunae organizza alla Casa della Musica di Parma la prima edizione dell’International Early Music Festival giunto, nel 2013, alla sua quarta edizione. Al Festival hanno partecipato musicisti di fama internazionale come Rolf Lislevand, Marco Beasley, Pedro Estevan, Rodney Prada, Massimo Lonardi e Paolo Cimmino.

Dal 2007 al 2010 è stato percussionista nello spettacolo di Marco Caronna e Matteo Setti  “La Bottega delle Parole Usate”.

Grazie alla collaborazione con il quintetto d’archi Ensemble Gulli ha suonato con importanti musicisti come Hector Ulyses Passarella e Luisa Cottifogli.

Nell’ambito della world music è percussionista stabile del quintetto ame con cui ha inciso due album: “Marrakech” e “Il tamburo della vita”.

Dal 2011 collabora con il clavicembalista e organista Andrea Chezzi insieme al quale crea lo spettacolo “Fandango!”, un repertorio di musiche tra Spagna e Italia dal XV° al XVIII° secolo.

 

 

 

 

 

www.flaviospotti.it

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