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Appunti Partigiani

  • Release date: 21 Novembre 2009
  • Catalog #: VRCD000743

Lista dei Brani (anteprime)

testi e musiche Daniele Goldoni

  1. 1

    Fischia ancora? (Il vento) 3:42" (Goldoni/Siriani/Rossi)

  2. 2

    Se Io Fossi 8:07"

    Lyrics

    Se Io Fossi –8:07"

    Come un manto di anemoni minute
    Brillano di brina gli umori miei
    Fuori ruminare di risa e rumori
    Vuoti di volti e di vite immobili e muti

    Sorsi di brace a brevi e vivaci bevute
    Private tempeste che tacere preferirei
    Favole, nuvole, parole e furori
    Rabbia e coraggio in me sono sopravvissuti

    Incompiutezza
    Senza silenzio
    Sonnolenza di assenzio
    Vigile veglia di azione e reazione
    Qui

    Vivo di moti emotivi, mutevole e pigro
    Porgo in faccia al futuro la mia barba di rumba
    Occhi di peyote mi perdo ed emigro
    Da questo vuoto di tempo che preme e rimbomba

    Vorrei sapere davvero se c’era una volta
    Un sogno o un sapore diverso che abbiamo perduto
    Ruggine ch’entro mi rugge non chiara e non colta
    Un pensiero libero ma muto

    Abitudine a legare il padrone
    Dove l’asino vuole
    Breve vigilia di rivoluzione
    Qui

  3. 3

    Il Partigiano 1 3:17"

  4. 4

    Treno Di Carta 7:37"

    Lyrics

    Treno Di Carta –7:37"

    Quanto manca ancora per raggiungere il giorno?
    Da ore il vagone cinge il nostro spazio di vita
    E la notte ci giunge come fiato di lupo
    Mentre il sonno attutisce ogni suono di voce

    Quante volte la strada che conduce il ritorno
    Sembra greve e scoscesa come fosse in salita
    E ogni curva nasconde un agguato o un dirupo
    Volgendo la vita a una fuga veloce

    Discutiamo da ore dei timori del mondo
    Mandando a memoria il crepitio dei pensieri
    Con l’ardire di chi cerca una luce
    Nel respiro segreto che grattugia via (in cui si sgretola) il tempo

    Con dolcezza decisa di profumo profondo
    Navighiamo la notte che si tinge di ieri
    Ed il nostro parlare di un impegno di pace
    Sembra rotta di faro e deriva al contempo

    Lungo l’orlo del giorno questo treno di carta
    Dipinge di fumo le rotaie del cielo /E le nostre
    parole a pelo d’acqua serviranno davvero?
    O a contare realmente è un impegno diverso?

    Tuttavia la questione amico mio ancora aperta
    È se quando la notte leverà il proprio velo
    Leggerai nei miei occhi un mutamento sincero
    L’orizzonte del cielo sarà forse più terso

    In un bicchiere di mare puoi annegare per finta
    Che darei per vedere sulla bocca di un uomo dipinta
    La parola perdono

  5. 5

    Oggi 2:08"

    Lyrics

    Oggi –2:08"

    Bianchi banchi di banche
    Beccano il boccone di chi abbocca
    Abbandonato ad una abbondanza di abbindolatori

    Sul sestocanale si snodano svelte
    Scenette di stragi e strazianti stronzate
    Duetti di tette tratteggiano trotterellando il tg

    Sul quadrante quattro
    Un qualunquista qualsiasi
    Quadrato e questuante
    Da quasi un quinquennio al quadrato
    Quaresima il suo quarto potere
    Povero pavone pasciuto di un pensiero paralitico
    Prono
    Presso il padrone o il politico di turno che
    Tronfio torreggia dal trono
    Tinto
    Di tannino, di tanfo e di tuono

    Papaveri e papere e pochissimo potere operaio
    Obbedienza d’ordinanza e oceani d’ombra
    Oboli obsoleti a una ecumenica economia.

    Evviva l’evoluzione d’un’eversione evangelica
    Che chieda di chiudere chiacchiere e chiese e
    Che chiamerei
    Chiassosissimo chiasmo.

    Abili alibi allibiti in allitterazione
    Auspicherei assenza di assenso.

    Dovere davvero dubitare

  6. 6

    Noi 7:14"

    Lyrics

    Noi –7:14"

    Primule primaverili cortili accartocciati
    Dentro ai quali si squaglia ogni voglia che ho
    Rovi di corvi e ricordi rubati
    Sono ciò che siamo e sarò
    Suoni di sogni, di soldi e soldati
    La storia timbra il tempo con quello che può

    Come l’inciampo di tanti piccoli passi
    Le bandiere che cadono una ad una
    Cariche di manganelli la prassi
    Che vedo dalla mia distante tribuna
    Grida, sudore e volare di sassi
    Mentre il cielo feroce s’imbruna

    Con un’ala un piccione sta pulendosi il becco
    Si guarda intorno con aria nostalgica
    Dentro crepe di rovine per un’ora mi specchio
    Roma antica romantica
    Sembri il dorso della mano di un vecchio

    Piano afferro il soggiorno con uno sguardo
    Commosso e spossato ti cingo il pensiero
    Raccolgo i coriandoli del mio ritardo
    Dei volti che senti ho dipinto il sentiero
    Fiero e felino un tuo solo sguardo
    Mi rende distante e forestiero

    Finisco la frase che hai lasciata sospesa
    Come quando si schiude la coda del giorno
    Solo lontano si sente l’attesa
    D’ogni fretta che tratteggia un ritorno
    Svuoto con calma i sacchi di spesa
    E inciampo nel mantra del ronzare del forno

    Parole ferrose di fuliggine e fango
    Parole di tosse senza cura ne quando
    Docile Penelope di Cheope
    In questo grigio senza un perchè
    Tessi ancora il tuo canto

    Schivi e vivaci veloci viviamo
    Domando coi denti un destino dannoso
    Ma sai tu dirmi quale progetto politico abbiamo
    Per il nostro amore domestico e ritroso

    Bastare a noi stessi davvero ci basta?
    O c’è qualcosa a chiamarci lontano?
    Forse è lì che cerchiamo la nostra risposta
    E un impegno diverso che ci dica chi siamo

  7. 7

    Il Partigiano 2 2:36"

  8. 8

    Polvere a Palermo 4:27"

    Lyrics

    Polvere a Palermo –4:27"

    Scivola una sera spettinata
    Sulle ossa del porto di Palermo
    Una luce, uno sbadiglio, una risata
    Contro il mare che li mastica da fermo

    Una rabbia antica e senza nome
    Oggi ho visto in un momento tracimare
    Ed un sogno s’è spento in illusione
    Che bagnava gli occhi di un carabiniere

    C’era gente che tornava dal lavoro
    Qualche vita che sostava sulla porta
    In un soffio son svaniti insieme a loro
    Un giudice e cinque uomini di scorta

    Oggi un altro petalo di istituzione
    S’è dissolto in mille schegge di rumore
    Un paese non diventa una nazione
    Se si muore per un pezzo di potere

    Testo, musica e arrangiamento di Daniele Goldoni
    Gabriele Marangoni: piano
    Daniele Goldoni: voce

  9. 9

    Se Fossi Tu 5:40"

    Lyrics

    Se Fossi Tu –5:40"

    Nella pampa di questi tempi acerbi
    Il bisbiglio non produce alcuna impronta
    Sulla superficie liscia dello sfarzo
    Fragili figli consumati dal consumo
    Dal profumo di persone che non sono
    E soprattutto vinti per finta vanità

    Senza pazienza è il cielo e il tempo dei più furbi
    Senza più Sud la rotta di chi conta
    Contemplazione immota, muta e senza sforzo
    Dei passi lenti di chi naufraga nel fumo
    Di chi si perde dietro a pietre di perdono
    Scartato alla leva della carità

    Mentre due mondi più in là
    Quasi vicino anche a te
    Governo e banche s’incontran per l’ora del the

    Volan veloci le voci che convincono
    Vecchie violenze ormai non servon neanche più
    Nei gialli campi di crampi cerebrali
    Nuove parabole ci insegnano la vita
    Quanto è borghese, quanto è frivolo il consenso
    Dietro ogni trasgressione che regola il costume

    L’oceano di pensieri è diventato un vicolo
    Riflesso nei riflussi di un film per la tv
    Cerchiamo il sole nella luce dei fanali
    O sul divano stesi davanti alla partita
    E ogni potere contrattuale del dissenso
    Ha ormai il medesimo valore del pattume

    Ma il sindacato lo sa
    E con confindustria che può
    Brinda a nuove precarie flessibilità

    Senza il coraggio di poter immaginare
    Una speranza che non piega e non si smorza
    Questa quaresima veste a carnevale
    Primavera di Prada che brucia sempre più
    Ma un’altra rotta esiste ancora in questo mare
    E a trovarla sarà la tua generazione

    Cerca una stanza in cui si possa ancora osare
    Un futuro da decidere con forza
    Ritroveremo la tensione all’ideale
    E in ogni tuo pensiero sarai davvero tu
    Verrà l’ora in cui sapremo cosa fare
    E laveremo via quest’odore di finzione

    Fino a quel giorno però
    In questo buio che c’è
    Tu sei la sola speranza di nuovo che ho

  10. 10

    Diario Interinale 3:35"

    Lyrics

    Diario Interinale –3:35"

    Porzioni di sopportazione spopolate di potere
    Flessibilità di genuflessione
    Sogni sospiri speranza nostra a salve
    A terra corriamo noi esuli figli di Eva

    Sorriso di sforzo, di soma e sudario
    Perduto possesso dei nostri pensieri
    Epiteti di pietra per dire precario
    sinuosi sondaggi randagi
    Tripudio di dati sull’occupazione

    Malattia, Pensione,
    T.F.R.: Tuo Futuro Rimandato
    Il futuro è un’ipotesi
    Il tuo futuro è un’ipotesi

    Troppe povere parole
    Vorrei solo silenzio senza sostanza
    Bianche palpebre di mare e una stanza d’albergo
    Morbidi comodini moribondi d’abbondanza
    Freddo feroce, simbiosi semantica stop
    Tuo Ferdinando

  11. 11

    Il Partigiano 3 5:38"

  12. 12

    Vorrei 7:01"

    Lyrics

    Vorrei –7:01"

    Vorrei avere voce di fuoco
    Voce che incute tremore agli eserciti
    Tuono che timbra ogni tempo del cuore
    Tono che canta con niente o con poco

    Per dar segno di chi non ha voce
    Senza faccia potenza o diritto
    Senza biografia una patria o un approdo
    In un silenzio di buio di pece

    Vorrei avere parole di chiarezza di luce
    Con radici di quercia e durezza d’acciaio
    Di fatica, di forza, di giustizia e di cielo
    Parole di popolo, di memoria e di pace

    Per parlare di chi non ha casa o lavoro
    Del potere militare senza scrupolo alcuno
    D’ogni vita recisa dalla falce del potere
    Che reclama il destino dei tanti (di ogni) nessuno

    Vorrei avere melodia di riscossa e di fede
    Di commiato e di festa, di fortuna e di lutto
    Tutto quello che conta per trovare la forza
    Di rialzare la testa e (a)chi l’ascolta non cede

    Per ridare speranza a chi naviga solo
    Nel suo cielo distante da (avverso a?) ogni maggioranza
    Verso un nuovo orizzonte di piena dignità
    Uno slancio diverso che diventerà volo

  13. 13

    Il Partigiano 4 3:36"

  14. 14

    Verità 4:26"

    Lyrics

    Verità –4:26"

    Questa eclisse di democrazia
    Parole e persone piegate al potere
    Ci trova orfani di un impegno collettivo
    Ancorati a un’arsura di verità

    La verità tracima gli argini del tempo
    Spezza i legacci di ogni omertà
    La verità ha una voce di vento

    Stana i padroni dalle nebbie del riflusso
    La verità prende a calci nel culo i superbi
    Tira giù dalle piante i solipsisti
    Quasi mai frequenta la ragione dei più furbi

    Da la forza ai ragazzi di fermare i carri armati
    Rivela le classi al di là dell’omologazione

    Guarda negli occhi la gente
    La vede davvero per quello che vale
    La verità diffida dei giornali
    e dei programmi in prima e in seconda serata
    dei giri di valzer delle multinazionali
    con banche governi e mass media
    la verità delle stragi di stato
    dei morti ammazzati da tutte le mafie

    la verità di chi sei
    la trovi nel gesto della tua scelta
    è la misura precisa del tuo essere uomo
    la verità spinge sui monti del proprio libero pensiero
    proprio al centro preciso
    della tua quotidiana esistenza

    a inventare ogni giorno
    la tua nuova resistenza

Descizione dell’album

 

Ultimo concept album della “Trilogia dell’Identità”, quest’opera musicale raccoglie l’eredità dei due precedenti e conclude un viaggio: quello che, partito da un’analisi intimista e sviluppatosi in una prospettiva sociale, raggiunge qui, con forza e vigore, la dimensione civile e politica dell’essere umano, caratterizzato dal paradigma concettuale dell’essere nell’esserci. 

I protagonisti di questo lavoro ancora una volta sono personaggi ispirati a gente comune, che, attraverso le loro storie e le loro esistenze, raccontano le contraddizioni del sistema sociale e politico contemporaneo.

Tra questi spicca la figura del partigiano Dino Bordonali, di cui l’autore ha raccolto  la testimonianza. Pretesto per una più ampia riflessione sul senso di quell’esperienza, sempre più flebile e lontana dal sentire comune, la Resistenza fa da sfondo ad un’altra esigenza: quella di riappropriarsi di una partecipazione sociale collettiva, apparentemente spazzata via da logiche individualiste e di disimpegno, di cui l’intero tessuto sociale pare oggi permeato. Pur non risparmiando critiche ad un clima politico, che non è riuscito a mantenersi coerente con il proprio passato, e pur mostrando le contraddizioni di una società, che ha negato la propria tradizione eticamente più alta, l’opera contiene tuttavia un messaggio di speranza ed un invito all’azione. In controtendenza con l’attuale elogio del moderato, questi “Appunti” restituiscono dunque all’accezione di “partigiano” la sua ragione etimologica più positiva, che si traduce in  capacità di prendere posizione, di affrontare la realtà e di ritrovarne l’autentica verità.

Dalla verità, individuale e sociale, di chi siamo, dalla conquista del nostro libero pensiero e dalla coraggiosa e corresponsabile partecipazione, possiamo dunque ripartire, per tracciare alfine la rotta di una nuova e attuale Resistenza.