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Voci dal profondo inferno. Canti e storie di deportati.

  • Release date: 27 Gennaio 2018

 

Il giorno 27 gennaio 2018, in occasione della Giornata della Memoria in ricordo delle vittime della Shoah, uscirà il quinto album di Daniele Goldoni: “Voci dal profondo inferno, canti e storie di deportati”. Il disco, prodotto da Massimo Minotti, è la registrazione dal vivo dell’omonimo spettacolo rappresentato un anno fa presso l’Auditorium di Muggiò. Questo album, scritto con la preziosa consulenza del Prof. Frediano Sessi e del Prof. Carlo Saletti, è frutto di un lavoro di ricerca storica sui canti dei deportati e della loro traduzione e adattamento in italiano.

Daniele Goldoni attraverso i canti dei deportati racconta la storia degli uomini che li hanno scritti, delle condizioni in cui hanno vissuto e troppo spesso sono morti. Storie dei ghetti, dei lager e del viaggio che le canzoni hanno compiuto attraverso l’Europa occupata spesso superando le barriere del filo spinato. Attraverso la musica e la narrazione emerge un racconto in cui la Storia è fatta di uomini, di vite e delle emozioni che arrivano direttamente a chi ascolta grazie alla traduzione in italiano dei testi delle canzoni.

Alcuni dei brani dello spettacolo vengono proposti ed eseguiti per la prima volta in italiano rendendo quest’opera ancora più preziosa e unica nel suo genere. Daniele Goldoni è accompagnato nel disco dall’Ensemble de la Paix: Marina Mammarella (viola, violino), Aldo Boccacci (clarinetti), Iuri Vallara (fisarmonica), Flavio Spotti (darbuka, dayereh, ghaval, tar, tamburo militare, zaeb), Agide Bandini (Contrabbasso). “L’intento – racconta Daniele Goldoni- è quello di sempre: raccontare storie di uomini poichè attraverso le loro vicende possiamo accorgerci di quanto poco abbia imparato la nostra società dal drama della Shoah e di quanto bisogno ci sia ancora di fare scelte coraggiose per costruire una società più giusta.”

Per questo motivo al disco è abbinato anche un laboratorio che si chiama “Adotta una storia” e che Goldoni presenterà nelle scolaresche nelle prossime settimane. Dice Goldoni: “L’idea è di raccontare ai ragazzi le storie e di cantare loro le canzoni dei deportati chiedendo agli studenti di “adottarne” una in modo che non vada perduta. Ai ragazzi starà poi la volontà e l’impegno di raccontare la storia che hanno scelto ad amici, famigliari, conoscenti, in modo da farla vivere ancora”.

Il laboratorio vedrà coinvolte 27 classi e 500 ragazzi dell’ITIS Enrico Fermi di Mantova e culminerà nel grande concerto di presentazione del disco press il Teatro Ariston il 29 gennaio. Gli altri appuntamenti di presentazione del disco saranno il 26 gennaio presso il Teatro Vittoria di Viadana, il 27 gennaio presso la biblioteca di Muggiò, il 28 gennaio presso la biblioteca di San Matteo delle Chiaviche e il 31 gennaio press oil Centro Giovani Federale di Parma. Il disco è in vendita direttamente sul sito www.danielegoldoni.it e contiene anche foto tratte dal reportage di Marco Brioni sui campi di sterminio nazisti. L’intero progetto Voci dal profondo inferno è stato promosso e sostenuto dalla Comunità Ebraica di Mantova, dalla Cooperativa Edificatrice di Muggiò e dalla Associazione Ars Educandi.

 

Voci dal profondo Inferno
Concerto registrato il 27 gennaio 2017 presso l’Auditorium di Muggiò
Voce: Daniele Goldoni
Ensemble de la Paix:
Aldo Boccacci (clarinetti)
Marina Mammarella (viola, violino)
Iuri Vallara (fisarmonica)
Flavio Spotti (darbuka, dayereh, ghaval, tar, tamburo militare, zaeb)
Agide Bandini (contrabbasso)
Audio: Rumore Rosa
Produzione: Massimo Minotti
Foto di: Marco Brioni
Grafica: Barbara Reggiani

Ringraziamenti
Grazie all’Ensemble de la Paix per la sensibilità, il coraggio, la disponibilità e l’arte che ha messo in questo viaggio il cui approdo era sconosciuto anche a me.
Grazie a Massimo Minotti, produttore e amico che crede in me molto più di quanto non faccia io.
Grazie a Isaac Paterlini e Andrea Olimpio di Rumore Rosa per la pazienza e la sapienza nel curare suoni e suonatori.
Grazie ad Antonio Marucci per aver creduto in questo progetto e per essere una persona da cui ad ogni incontro imparo qualcosa.
Grazie ai Professori Frediano Sessi e Carlo Saletti per gli incontri in cui mi hanno aperto il libro della loro immensa cultura indicandomi la via con una disponibilità e gentilezza che è solo dei grandi sapienti.
Grazie a Marco Brioni per aver messo a disposizione di questo progetto la sua arte di catturare la vita in un’immagine.

 

Voci dal profondo inferno – PDFScarica il Booklet del disco

 

 

Lista dei brani (anteprime)

  1. 1

    Dona Dona 3.58"

    Lyrics

    Dona Dona –3.58"

    Dentro un carro sta un capretto con la corda ben legato
    Su nel cielo un uccello vola libero qua e là
    Sopra i campi ride il vento, ride ride e va
    Ride tutto il giorno e va, fino a notte va
    Dona dona dona dona dona dona dona dona do
    Dona dona dona dona dona dona dona dona do

    Dice forte il contadino: “Perché sei nato capretto?
    Se tu fossi stato uccello voleresti su nel ciel”
    Sopra il grano ride il vento, ride ride e va
    Ride tutto il giorno e va, fino a notte va
    Dona dona dona dona dona dona dona dona do

    Tutti in fila i capretti vanno in marcia verso la morte
    “Se tu avessi avuto le ali voleresti libero”
    Ride il vento sopra il grano, ride ride e va
    Ride tutto il giorno e va, fino a notte va
    Dona dona dona dona dona dona dona dona do

  2. 2

    Canzone del ghetto di Varsavia 3,50"

    Lyrics

    Canzone del ghetto di Varsavia –3,50"

    Buondì oh voi che passate
    Buttatemi un tozzo di pane
    Vi benedica Dio
    E una lacrima vi scenderà
     
    Un tempo avevo un padre
    Una madre e tre sorelline
    Nel fumo e nelle fiamme
    Son scomparsi e ora son solo
     
    Io suono l’organetto
    Io suono ma se poi domani
    Ci portano a Treblinka
    Bianca cenere saremo noi
     
    La fame ci tormenta
    La gente muore per strada
    Oh Ebrei figli di Dio
    Vogliamo vivere ancora
     
    Si perde la mia voce
    Nel vento della notte
    Sprofondino nel ghetto
    Tutti quelli che l’hanno creato
     
    Ci caccian come bestie
    La vita è come un abisso
    Son scheletri i corpi
    Come può il sole splendere ancora
     
    Dai cuori nasce un fuoco
    Basta con questo massacro
    Oh Ebrei prendiam le spade
    E che giunga davvero la fine
     
    Io suono l’organetto
    Per consolare le pene
    Piuttosto che a Treblinka
    Combattendo io voglio morire

  3. 3

    Rivkele di Sabato 2.24"

    Lyrics

    Rivkele di Sabato –2.24"

    Rivkele di sabato
    In fabbrica sta
    Intreccia i fili
    E continua a lavorar
     
    Oscuro è il ghetto
    Da molto tempo ormai
    Si stringe il cuore
    Di nostalgia

    Il suo caro Hershele
    Non è più accanto a lei
    Da quel nero sabato
    Che l’han portato via
     
    E Rivkele seduta
    Ora piange notte e dì
    China sul telaio
    Ad intrecciare i fili
     
    Dov’è il mio caro amore
    Chissà se vive ancor
    In un lager forse
    Rinchiuso se ne sta

    Forse lui ha paura
    O forse morto è già
    Mentre da quel sabato
    Tutto è buio ormai

  4. 4

    Il nostro Shtetl brucia 3.43"

    Lyrics

    Il nostro Shtetl brucia –3.43"

    Brucia, brucia il nostro Shtetl
    Oh fratelli al fuoco il nostro Shtetl
    Soffia il vento pieno d’odio
    Strappa, spezza e soffia ancora
    E le fiamme ancor più alte sono ovunque oramai
     
    E voi ve ne state fermi
    A guardare muti
    E voi ve ne state fermi
    E brucia il nostro Shtetl
     
    Brucia, brucia il nostro Shtetl
    Oh fratelli al fuoco il nostro Shtetl
    Alte lingue infuocate
    L’hanno divorato intero
    Corrono malvagi i venti, brucia il nostro Shtetl
     
    E voi ve ne state fermi
    A guardare muti
    E voi ve ne state fermi
    E brucia il nostro Shtetl
     
    Brucia, brucia il nostro Shtetl
    Dio ci salvi, può giungere l’ora
    Che noi tutti insieme a lui
    Diverremo cenere
    Come dopo una battaglia, solo pietre nere
     
    E voi ve ne state fermi
    A guardare muti
    E voi ve ne state fermi
    E brucia il nostro Shtetl
     
    Brucia, brucia il nostro Shtetl
    Solo voi potete darvi aiuto
    Forza presto con i secchi
    E spegnete quelle fiamme
    Sconfiggete il fuoco con il vostro sangue
     
    E voi ve ne state fermi
    A guardare muti
    E voi ve ne state fermi
    E brucia il nostro Shtetl

  5. 5

    Minuti di certezza 2.43"

    Lyrics

    Minuti di certezza –2.43"

    State allegri Ebrei
    Di più non durerà
    Finirà la guerra
    Si, presto finirà
    Non restate in pena
    Non vi aggirate cupi
    Calma e certezza
    E tutto vien da sé
     
    Fede e pazienza
    Non fatevi rubar
    L’arma nostra antica
    La nostra unità
    E tu boia danza
    Io spero ancor per poco
    C’era un tempo Amàn
    Fece una giusta fine
     
    Boia danza pure
    Gli Ebrei san soffrir
    Se il lavoro è duro
    Non ci stanchiamo mai
    Vuoi che noi spazziamo
    Finché starete qua?
    Noi spazziamo pure
    Lo sporco resterà
    Lava finché vuoi
    La macchia di Caino
    Di Abele e del suo sangue
    La macchia resterà
    Rubaci le case
    Tagliaci la barba
    State allegri Ebrei
    E presto finirà

  6. 6

    I soldati della palude 4.03"

    Lyrics

    I soldati della palude –4.03"

    Fino a dove l’occhio giunge
    Non si vede che palude
    Un uccello qui non canta
    Spogli gli alberi son qui
     
    Del fango siam soldati
    E con le vanghe in mano
    Marciam
     
    Nel deserto della palude
    Sorge il lager abbandonato
    Dove noi siamo ammassati
    Dietro al reticolato
     
    Del fango siam soldati…
     
    La mattina in colonna
    Alla palude a lavorar
    E scaviamo sotto il sole
    Casa nostra dov’è ormai?
     
    Del fango siam soldati…
     
    Qui si sogna di tornare
    Dalle mogli abbandonate
    Chi sospira disperato
    Perché noi siam prigionieri
     
    Del fango siam soldati…
     
    Sentinelle ad ogni muro
    Qui nessuno può fuggire
    Per chi scappa è morte certa
    C’è l’abisso oltre al filo
     
    Del fango siam soldati…
     
    Mentre giunge anche l’inverno
    Qui per noi non c’è pietà
    Ma un giorno grideremo
    Patria amata nostra sei
     
    E allora ce ne andremo
    Senza le vanghe in mano
    A marciar

  7. 7

    Canto di Dachau 4.39"

    Lyrics

    Canto di Dachau –4.39"

    Una rete di odio e morte
    Stringe il mondo intorno a noi
    Ed in quello spazio cupo
    Freddo o arsura non han pietà
     
    È lontana la nostra patria
    È lontano il nostro amore
    Al lavoro andiamo muti
    In migliaia siamo noi
     
    Questa è la nostra sorte a Dachau
    Questo il nostro destino
    Tu sii uomo camerata
    Tu resisti camerata
    e lavora sempre camerata
    E ricorda arbeit macht frei
     
    Una bocca di fucile
    Giorno e notte guarda noi
    E viviamo per imparare
    La lezione dura assai
     
    Qui nessuno conta i giorni
    Non si contano più gli anni
    Tra noi molti si sono spezzati
    E han perduto dignità

    Questa è la nostra sorte a… 
     
    Tira il carro, spacca le pietre
    Nessun peso è troppo ormai
    L’uomo che eri un tempo
    Tu da molto più non sei
     
    Con la vanga nella terra
    Seppellisci il tuo dolore
    La fatica poi diventa
    Una nuova forza allor
     
    Questa è la nostra sorte a… 

    Suonerà l’ultima volta
    La sirena per noi un dì
    Fuori noi ci ritroveremo
    Tutti quanti insieme a te
     
    Chiara l’alba sarà allora
    Con coraggio vivi tu
    E il lavoro che qui facciamo
    I suoi frutti porterà
     
    Questa è la nostra sorte a…

  8. 8

    Corale dal profondo dell’inferno 2.33"

    Lyrics

    Corale dal profondo dell’inferno –2.33"

    Questo è il corale
    Dal profondo dell’inferno
    Risuoni nelle orecchie
    Degli aguzzini nostri
     
    Corale
    Corale
    Dal profondo dell’inferno

    Degli aguzzini nostri
    Degli aguzzini nostri
    Risuoni
    Degli aguzzini nostri
    Degli aguzzini nostri
     
    Il nostro corale
    Il nostro corale
    Dal profondo dell’inferno
     
    Attenzione
    Attenzione
     
    Qui muoiono gli uomini!
    Qui muoiono gli uomini!
    Qui muoiono gli uomini!
     
    Le nostre voci
    Salgono
    Dal più profondo
    Inferno
    Per voi
    Salgono
    Per voi che siete
    I nostri carnefici
    Le nostre voci
    Dal più profondo
    Inferno a voi
    Arrivino
    In questo inferno
    Persino la morte chiede pietà.

  9. 9

    Se il cielo fosse bianco di carta Chaim 4.21"

    Lyrics

    Se il cielo fosse bianco di carta Chaim –4.21"

    Se il cielo fosse bianco di carta
    e tutti i mari neri d’inchiostro
    non saprei dire a voi, miei cari,
    quanta tristezza ho in fondo al cuore,
     
    Qual è il pianto, qual è il dolore
    intorno a me.
     
    Si sveglia l’alba nel livore
    di noi sparsi per la foresta,
    a tagliar legna seminudi,
    coi piedi torti e sanguinanti;
    ci hanno preso scarpe e mantelli,
    dormiamo in terra.
     
    Quasi ogni notte, come un rito,
    ci danno la sveglia a bastonate;
    Franz ride e lancia una carota
    e noi, come larve affamate,
    ci si contende unghie e denti
    l’ultima foglia.
    Due ragazzi sono fuggiti:
    ci hanno raccolti in un quadrato,
    uno su cinque han fucilato,
    ma anche se io non ero un quinto

    non ha domani questo campo...
    ed io non vivo,
    Questo è l’addio
    a tutti voi, genitori cari,
    fratelli e amici,
    vi saluto e piango.
     
    Chaìm.

  10. 10

    Ninna nanna del figlio nel crematorio 5.11"

    Lyrics

    Ninna nanna del figlio nel crematorio –5.11"

    Crematorio nero e buio
    Sorda porta dell’inferno
    Corpi morti io vi trascino
    E una notte sono invecchiato
     
    Ecco il figlio mio in mezzo ai corpi
    Con i pugni tra i denti morsicati
    Tra le fiamme buttarti come posso
    Con quei tuoi bei capelli d’oro
     
    Dormi dormi figlio mio
    Dormi dormi figlio mio
    Dormi dormi figlio mio
    Dormi dormi dormi
    Figlio figlio mio
     
    E tu sole vigliacco perché taci
    Io già ho visto come lo han ridotto
    La sua testa piccola han sbattuto
    Contro il muro freddo di pietra
     
    Muti gli occhi tuoi guardano il cielo
    Gridan forte lacrime di pietra
    Tutt’intorno tutt’intorno è sangue
    Dei tre anni soli che hai vissuto.
     
    Dormi dormi figlio mio
    Dormi dormi figlio mio
    Dormi dormi figlio mio
    Dormi dormi
    Figlio figlio mio

  11. 11

    Dieci fratelli 3.26"

    Lyrics

    Dieci fratelli –3.26"

    Dieci fratelli eravamo
    Commerciavamo in vino
    Uno è morto e siamo
    Rimasti solo in nove
     
    Jidl col violino
    Moischje con il basso
    Cantate una canzone
    Dobbiam morir nel gas
     
    Oj oj ojojoj
    Cantate una canzone
    Dobbiam morir nel gas
     
    Solo son rimasto vivo
    Con chi piangerò
    Tutti i miei fratelli uccisi
    Pensate tutti e nove
     
    Jidl col violino
    Moischje con il basso
    Ecco la mia canzone
    Dovrò morir nel gas

    Oj oj ojojoj
    Ecco la mia canzone
    Dovrò morir nel gas
     
    Dieci fratelli eravamo
    Non avevamo fatto
    Mai alcun male

  12. 12

    Dieci milioni 1.31"

    Lyrics

    Dieci milioni –1.31"

    Dieci milioni. Siam dieci milioni
    Rinchiusi dal filo spinato
    E dietro a quel filo noi siam condannati
    Alla fame e alla schiavitù.

    Noi siamo Polacchi, Russi, Slovacchi,
    Spagnoli, Francesi e Greci
    Chini al lavoro, in mano i martelli
    Pronti insieme per lottare

    Ci solleveremo e colpiremo
    Un popolo insieme saremo
    Non saremo schiavi e gli odiati tedeschi
    Getteremo nelle loro tombe

  13. 13

    Qui in questa terra 2.15"

    Lyrics

    Qui in questa terra –2.15"

    Qui in questa terra triste e maledetta
    Soffrono molto i figli di Israele
    Qui in questa terra triste e maledetta
    Soffrono molto i figli di Israele

    Stanchi e sfiniti da atroci pene
    Noi aspettiamo la liberazione

    Oh buon Dio, dacci la libertà
    A casa nostra noi vogliam tornar
    Oh buon Dio, dacci la libertà
    A casa nostra noi vogliam tornar