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Storie con le ali: Laboratorio narrativo di comunità

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Storie con le ali:

Laboratorio narrativo di comunità

Premessa
La narrazione rappresenta il nostro modo di relazionarci al mondo, di dare senso alle cose e alle vicende della vita. La nostra stessa esistenza viene da noi percepita come una unica grande storia della quale siamo i protagonisti, ma che si arricchisce di personaggi, di episodi, di situazioni che si dipanano lungo la matassa del tempo in una successione cronologica. Il grande libro della nostra vita racconta la nostra storia e al contempo ci fornisce la chiave di lettura per interpretare il mondo che ci circonda.
La narrazione pertanto non è solo il raccontare qualcosa a qualcuno, ma soprattutto a noi stessi.
La narrazione è anche uno strumento per costruire insieme significati comuni, per creare ponti tra individui diversi, una tenda comune in cui ri-conoscerci come simili anche nelle nostre differenze.
Raccontare è raccontarsi, raccontare è dire qualcosa a qualcuno, dargli qualcosa. Raccontare è ricevere qualcosa da qualcuno, accogliere una parte di lui.
Raccontare pertanto è un fatto relazionale e quindi di comunità.
Il percorso che proponiamo pertanto utilizza il racconto come forma di valorizzazione delle differenze (di etnia, di età, culturali, religiose, politiche, sociali, economiche) e di promozione di narrazioni condivise e comuni che promuovano il senso di comunità.

Partecipanti:
Il laboratorio è aperto a tutti:

  • – Può essere coinvolto un solo target (ad esempio solo giovani, solo anziani, solo adulti, solo immigrati, solo studenti, solo carcerati, solo componenti di una associazione o di una azienda).
  • – Possono essere coinvolte persone di gruppi diversi (giovani e anziani, adulti e bambini, religioni diverse, diverse etnie, vari esponenti della comunità)
  • – Possono essere coinvolti i dipendenti di una organizzazione o di una azienda che attraverso la narrazione collettiva possono trovare una chiave di risoluzione di conflitti o di promozione di una identità condivisa.

Azioni:
I partecipanti saranno guidati in un percorso attraverso le storie di una Comunità diventando veri e propri “cacciatori di storie” (vere, inventate, scritte, raccontate, condivise) per arrivare a ri-conoscere il contesto in cui vivono e la gente che lo abita. Daniele Goldoni accompagnerà il gruppo nella scoperta di tecniche di narrazione e nella riflessione sul concetto di Comunità per arrivare a produrre un “oggetto narrativo condiviso” che racconti il senso di appartenenza al proprio contesto creando significati comuni. Grande importanza avrà il metodo di lavoro che metterà i partecipanti nelle condizioni di confrontarsi e co-costruire una storia che sia realmente collettiva. Il laboratorio promuoverà un modo diverso per rapportarsi al luogo, alle persone, alle istituzioni e al proprio posto nel tessuto sociale. Gli oggetti narrativi potranno essere in forma scritta o orale, ma anche avvalersi delle più moderne forme di comunicazione (audiovisivo, progetto grafico, multimedia, musica, videoarte, ecc.)