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On the road – il tour

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Con le ultime due repliche a Brescia (il 20 marzo presso l’Istituto Superiore Canossa e il 25 presso l’Istituto Fortuni), si conclude la tournée di On the road, monologo teatrale di Daniele Goldoni. Realizzato su commissione per il Lions Club -distretto 108 Ib2, lo spettacolo mira a sensibilizzare in merito alla tematica della sicurezza stradale. Grazie alla collaborazione con l’Associazione CONdividere la Strada della vita, Daniele ha intervistato familiari di vittime di incidenti stradali, legando le loro storie a quelle di due ragazzi come tanti, le cui vite si incrociano a quelle di queste persone. Ne è nato quindi uno spettacolo che racconta dell’adolescenza, della ricerca del proprio posto nel mondo, della necessità di vedere i giovani non come cittadini di domani, bensì come cittadini di oggi: un invito a costruire una società diversa, che parta dalla connessione alla vita, alle gioie e ai dolori altrui. Per cercare un orizzonte realmente condiviso. Per compiere ogni giorno, sulla strada della vita, la scelta più consapevole per noi e per gli altri.
On the road, in questo tour durato un anno, da marzo 2023 a marzo 2024, è stato rappresentato sia in scuole che in teatri (in tutto 14 repliche a Brescia e provincia) raggiungendo più di 6000 spettatori, coinvolgendo ed emozionando sia adulti che giovani.
Un ringraziamento speciale va a Tiziana Pasini, Antonio Savoldi (già autore del libro La folle corsa 2.0) e Roberto Merli (presidente della Associazione CONdividere la Strada della vita), per il loro prezioso aiuto nel processo di realizzazione dello spettacolo e per aver promosso il tour presso teatri e scuole del bresciano. La Lombardia, purtroppo, è la regione con il tasso di incidenti stradali più elevato in Italia e Brescia è uno dei capoluoghi in cui la mortalità è maggiore. Grande, pertanto, è l’impegno della associazione nella sensibilizzazione di tutti i cittadini (dai più giovani ai più anziani) e delle Istituzioni.
“Questa è stata un’esperienza che mi ha cambiato la vita”, dice Daniele Goldoni, “sia sul piano umano che su quello artistico. Per quanto riguarda il primo, è stato molto toccante e commovente ascoltare e diventare partecipe delle storie e dei dolori delle famiglie segnate da queste tragedie; per il secondo è stata una sfida creare uno spettacolo che si rivolgesse ai ragazzi e alle ragazze parlando di loro in maniera credibile e non paternalistica, coinvolgendoli attraverso la narrazione di avvenimenti, situazioni, personaggi che incontrano nella vita di tutti i giorni. Per fare questo, per essere veramente credibili, occorre avvicinarsi a loro con molto rispetto. Ecco, credo che oggi manchi proprio questo negli adulti e nelle istituzioni: avere rispetto dei giovani quando si parla di loro, quando si parla con loro”.

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